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Respirazione profonda e reggiseno non vanno d’accordo

Oggi il mon­do dell’abbigliamento ded­i­ca­to allo yoga ha pre­so molto piede ed esistono diverse marche famose;  l’obiettivo è cer­ta­mente quel­lo del­la comod­ità: nes­sun bot­tone o cerniera che pos­sa impic­cia­re nell’appoggio a ter­ra ma anche tes­su­ti che non ci impedis­cano nei movi­men­ti talo­ra anche nelle capo­volte caden­do­ci sul naso .

Una ricer­ca tra tes­su­ti elas­ti­ci e ader­en­ti e tes­su­ti nat­u­rali e traspi­ran­ti che pos­sano regalare a chi li indos­sa la sen­sazione di non sen­tire qua­si niente sul­la pelle. Non sto facen­do alcun pub­blic­ità a nes­suna mar­ca in speci­fi­co, ma cre­do che la sen­sazione di prati­care  sen­za costrizioni sia davvero fon­da­men­tale e, a questo propos­i­to, vor­rei sot­to­lin­eare la fon­da­men­tale impor­tan­za degli indu­men­ti inti­mi, in par­ti­co­lare del famiger­a­to reggiseno.

Solo quan­do arri­vo sul divano per rilas­sar­mi oppure durante la prat­i­ca del­lo yoga mi accor­go dopo i pri­mi respiri pro­fon­di di quan­to fas­tidio questi indu­men­ti rechi­no sen­za che neanche ce ne accor­giamo. Al di fuori del con­cet­to di moda, di estet­i­ca e di morale con­di­visa  vor­rei seg­nalare quan­ta poca atten­zione e lib­ertà ci sia anco­ra oggi su questo argomento.

Per chi ha un seno pic­co­lo il prob­le­ma si risolve facil­mente con il sem­plice gesto di togliere il  reg­giseno durante la prat­i­ca. Per chi invece possiede un seno molto abbon­dante non è sem­pre facile a questo propos­i­to, con­siglio i body mag­a­ri elas­ti­ciz­za­ti, oppure le col­lant vec­chie taglian­do con le for­bici i pie­di e il tri­an­go­lo del per­i­neo, avrete in un min­u­to un sosteg­no utilis­si­mo, si trat­ta di una tec­ni­ca molto usa­ta nell’ambito del­la dan­za che non con­cepisce il  clas­si­co con­cet­to di reggiseni.

Il sen­so di lib­ertà sen­za reg­giseno e la diver­sa pos­si­bil­ità di espan­dere il torace durante il respiro sono total­mente diver­si. Spes­so durante lo yoga nidra e la med­i­tazione invi­to tutte a lib­er­ar­si da questo indu­men­to, che indos­si­amo per lo più per abi­tu­dine, per cul­tura, per estet­i­ca per pudore o per rego­la sociale più che per reale neces­sità.  Niente a che vedere con un con­cet­to di fem­min­is­mo o di ribel­lione sociale ma sola­mente un momen­to di lib­ertà per­son­ale che alcune donne non vivono neanche tra le mura di casa e nem­meno quan­do van­no a letto.

La regione del costa­to ovvero delle cos­tole flut­tuan­ti è l’area dove mag­gior­mente avviene l’espansione toraci­ca durante la res­pi­razione com­ple­ta e pro­fon­da, sot­to al costa­to il fega­to a destra e la milza a sin­is­tra ricevono un mas­sag­gio e una sti­mo­lazione vas­co­lare ed ener­get­i­ca di grande impor­tan­za per la nostra

salute. Sul­la lin­ea mam­mil­lare tro­vi­amo a liv­el­lo del capez­zo­lo il merid­i­ano di stom­a­co, fon­da­men­tale per l’assorbimento delle sostanze nutri­tive, a liv­el­lo del 6° spazio inter­costale tro­vi­amo il pun­to MU di Fega­to, ulti­mo pun­to del merid­i­ano di fega­to e del­la grande cir­co­lazione det­to anche pun­to Por­ta del ciclo o Por­ta del­la sca­den­za per seg­nalare come sia il pun­to dove finisce appun­to un ciclo per con­sen­tire la parten­za di quel­lo suc­ces­si­vo. Al liv­el­lo del 7° spazio inter­costale sem­pre sul­la lin­ea mam­mil­lare tro­vi­amo il pun­to Mu del­la vesci­ca bil­iare.   I pun­ti Mu sono pun­ti di con­tat­to  ener­geti­co con gli organi che rap­p­re­sen­tano e nel­lo speci­fi­co il fega­to e la vesci­ca Bil­iare sono come ho scrit­to in altri post ded­i­cati da un lato la lib­ertà espres­si­va e dall’altro il deside­rio di lib­er­ar­si da quel­lo che ci opprime e di cambiare.

Al liv­el­lo del costa­to pos­te­ri­or­mente tro­vi­amo sul­la pun­ta dell’11° cos­ta flut­tuante il pun­to Mu di Milza  e al liv­el­lo del­la 12° e ulti­ma cos­ta flut­tuante il pun­to Mu di Rene. In un’area cosi pic­co­la quat­tro pun­ti Mu fon­da­men­tali. Ricor­diamo che milza e Rene rap­p­re­sen­tano i ser­ba­toi ener­geti­ci prin­ci­pali ai quali attin­giamo, quel­lo del­la Milza si col­le­ga allo stile di vita e alle nos­tre abi­tu­di­ni ali­men­ta­ri e quel­lo di Rene di col­le­ga alle nos­tre risorse genetiche e interne. In sen­so psi­co­logi­co si dice che la Milza aiu­ti non solo a digerire gli ali­men­ti ma anche le emozioni pesan­ti e il Rene invece ci col­leghi al nos­tro sé profondo.

Il costa­to quin­di come area anatom­i­ca è di estrema impor­tan­za per la nos­tra salute; pos­si­amo capire come mai la res­pi­razione pro­fon­da pos­sa essere una chi­ave per trovar­si e per miglio­rare la salute fisi­ca e psichi­ca di chi­unque la usi e impari a dis­ci­pli­narla medi­ante tec­niche tra­man­date dal Pranaya­ma. Pos­si­amo altresì capire come una costrizione fisi­ca data dal comune uti­liz­zo di reg­giseni talo­ra anche con fer­ret­ti e imbot­ti­ture pos­sa essere un aut­en­ti­co osta­co­lo al benessere profondo.

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Catherine Bellwald
Catherine Bellwald
Medico, Fisiatra, Agopuntrice, Istruttrice Yoga Alliance YACEP, E-RYT 200, RYT500

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